Si discute, in questi giorni, del “caso Cospito” e del regime carcerario del 41 bis.
Il tema sembra abbia offuscato il confronto sulle necessità e le emergenze vere del Paese.
Sono dinamiche che mai capirò perché non ravvedo le ragioni del dibattito.
Il nostro regime carcerario pone al centro, come è naturale che sia, la tutela della salute e l’attuale impianto normativo garantisce questo principio.
Riguardo il regime carcerario imposto dal 41 bis è innegabile che esso, nel corso degli anni, ha provato la sua validità ed è impensabile non applicarlo per particolari reati.
Detto questo, credo siano altri i temi sui quali concentrare attenzioni e profondere energie.