All’Università telematica Pegaso con il presidente Danilo Iervolino per presentare il libro Comunicazione 4.0

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L’università Pegaso costruisce – con tante realtà del territorio –  futuro ed ogni volta si ha la conferma di questo assunto.

Dice bene Danilo Iervolino nella prefazione del testo ‘non si può restare chiusi nel proprio mondo” e con il blog che diventa libro, ancora una volta, Pegso si apre alle società, al mondo esterno, alle nuove sfide.

Un esperimento riuscito perché non e ‘semplice trasformare il lavoro di un blog in un libro. Ci siete riusciti, ed i complimenti vanno a tutti ed in particolare al giornalista Elio Pariota.

Il lavoro ‘Comunicazione 4.0, Percorsi di cittadinanza attiva’ offre molti e diversi spunti di riflessione.

Si vince la sfida di trasformare il sapere in cose da fare. E’il mondo accademico, è la teoria che interroga e vive la società.

Un insieme di analisi che hanno un minimo comune denominatore: l’approccio critico, mai ideologico e sempre pronto a raccontare per individuare soluzioni percorribili.

Il testo è un viaggio nella attualità.

Pariota racconta, a più riprese, la crisi sociale del Paese, le sue difficoltà. C’è la crisi internazionale dell’Italia che ha perso autorevolezza nel mondo ed è raccontata le debolezza della stessa Europa. Ci sono gli errori della comunità internazionale nella gestione della crisi libica ed i rischi della globalizzazione.

Nel testo la crisi delle imprese italiane, delle grandi realtà del Paese che una volta parlavano italiano ed oggi sono in mano agli stranieri. Ma c’è sempre una via d’uscita.

Come quando si parla della crisi della Scuola e della necessità di individuare soluzioni capaci di premiare il merito, la competitività.

Ci sono riflessioni che non mi trovano d’accordo. Come il ragionamento sulla liberalizzazioni delle droghe leggere ma comprendo le perplessità di fondo.

C’è lo scetticismo dell’autore, manifestato durante la campagna elettorale, sulle promesse elettorali. Uno scetticismo che è del corpo elettorale e – consentitemelo – anche del sottoscritto.

Alcuni articoli più di altri mi hanno appassionato. Quello sulla fuga dei cervelli e sulla necessità di fermare questa emorragia di capitale umano e quello sul bullismo.

Ho affrontato spesso il tema ed è necessario – d accordo con l’autore – non sottovalutare il fenomeno ed aumentare la presenza dello Stato.

Il lavoro – presentato oggi – offre un contributo al dibattito, alla politica ed alle Istituzioni.

E’ il contributo che si offre con la riflessione di oggi. Bisogna parlare dei temi e confrontarsi, bisogna farlo perché questa è la strada.

Io diffido di quelli che hanno in tasca le soluzioni e preferisco appunto il confronto. E tutti quelli che lo sollecitano.