Oggi si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
Ho pubblicato questo post perché credo vi siano occasioni in cui ciascuno di noi deve guardarsi dentro e recuperare memoria e radici.
Per molti di noi, la parola “immigrazione” è spesso un richiamo negativo agli sbarchi che toccano le nostre coste, alle difficoltà oggettive di accogliere questa gente.
Si tratta di uomini e donne, madri, padri, figli che scappano da terre martoriate in cerca di luce, di speranza.
Le stesse motivazioni, le identiche necessità che hanno mosso, più o meno un secolo fa, tantissimi italiani, tra questi molti campani, ad andare oltreoceano alla ricerca di un futuro migliore per sé e per le loro famiglie.
È evidente che il fenomeno attuale va affrontato con leggi e misure adeguate ad esso, con regole certe e decise nella loro applicazione.
Le difficoltà dei nostri tempi non ci impediscano di vivere questa Giornata e quelle che verranno aprendo il cuore e la mente all’accoglienza, gesto di umanità vera.